Allaccio luce: costi e procedure per la prima attivazione

allaccio luce

Uno dei primi oneri da sostenere in seguito a un trasferimento di abitazione è quello di provvedere all’allaccio delle utenze domestiche. L’allaccio della luce in casa prevede costi e procedure cui attenersi, non particolarmente elaborate in realtà. Ecco quello che devi fare per provvedere correttamente all’allaccio della luce in casa in caso di prima attivazione del servizio.

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Allaccio luce: contattare il fornitore

Per provvedere all’allaccio dell’energia elettrica è possibile contattare un fornitore o direttamente il distributore (solitamente l’Enel, ma varia a seconda del territorio). Nel primo caso, viene sottoscritto un contratto con un fornitore diverso da quello previsto dal mercato unico del gas e dell’energia, il quale provvede a contattare il distributore e a fissare un appuntamento per l’installazione del contatore.

Contattando direttamente il distributore locale, viene eseguita l’installazione del contatore, ma non la fornitura del servizio.

Dati da procurarsi prima dell’allaccio

I dati richiesti in fase di attivazione del servizio sono 3:

  • Indirizzo di casa dove si desidera attivare il servizio
  • Numero della concessione edilizia (reperibile sull’atto d’acquisto dell’immobile o presso l’ufficio tecnico comunale)
  • Potenza disponibile (indicata sul contatore ed espressa in Kilowatt)

Richiedere l’attivazione della luce

La richiesta di attivazione del servizio di energia elettrica può essere effettuata sia in formato cartaceo, sia in modalità telefonica. Effettuata la richiesta di prima attivazione, viene prefissata una data per il sopralluogo da parte dei tecnici del distributore, per valutare la tipologia di lavori che il richiedente dovrà sostenere per l’effettuazione del collegamento alla rete domestica, con successiva preventivazione dei costi.

Successivamente, viene eseguita l’attivazione del servizio.

Colui che richiede l’attivazione del servizio di fornitura deve procurarsi:

    • Istanza 326, che dimostri la regolarità urbanistica dell’immobile
    • Copia di un documento d’identità in corso di validità
    • Codice Fiscale (partita IVA in caso di azienda)
    • Dati anagrafici e recapito telefonico

Costi e tempistiche

I costi per l’allaccio della luce variano a seconda della quota di potenza erogata e alla distanza della cabina di allacciamento più vicina al distributore. Sono previsti il pagamento di una quota fissa di 27,59 euro, una quota potenza pari a 69,22 euro per ogni kW richiesto e una quota distanza, fissa e pari a 183,62 euro se il titolare corrisponde al residente dell’immobile;

L’ente erogatore ha 20 giorni di tempo per inviare il preventivo di spesa successivo al sopralluogo, comunicando i tempi stimati per il completamento dei lavori. La non osservanza delle tempistiche dà al richiedente il diritto ad un rimborso di 30 euro entro i 40 giorni, di 60 euro entro i 60 giorni e di 90 euro oltre i 60 giorni.

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Le tempistiche di allaccio devono essere non superiori ai 15 giorni per allacci semplice; non possono superare i 60 giorni in caso di lavori più complessi, comunque preventivati in fase di sopralluogo. Il ritardo nella gestione delle procedure dà al richiedente dell’allaccio diritto a un rimborso di 35, 70 o 105 euro a seconda che il ritardo sia pari a più di 30, 45 o oltre i 45 giorni.

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