Se ci chiedono oggi come immaginiamo il nostro futuro, siamo certi di rispondere che lo pensiamo molto più sostenibile. Ma non è unicamente un pensiero né una filosofia di vita: il famoso “stile di vita green” si è trasformato in un’urgenza impellente. Il futuro della sostenibilità inizia con piani d’azione ben precisi e passa per le comunità energetiche: facciamo il punto della situazione.
Qual è il futuro della sostenibilità e perché il tema è sempre più impellente
Non possiamo più permetterci delle “disattenzioni”. Iniziamo proprio da questo aspetto per parlare del futuro della sostenibilità, destinata sempre di più a diventare un pilastro per garantire salute e benessere non solo di noi esseri umani, ma anche della fauna, della flora. In breve, del pianeta Terra.
La necessità di adottare un modello sostenibile non nasce da lontano. O almeno: tutto è cambiato negli ultimi decenni, e in particolare dopo la Rivoluzione Industriale, che non ha solo modificato aspetti importanti della nostra vita. Maggiori comfort hanno significato passi importanti in avanti per l’umanità, ma, una volta messa in moto la macchina dello sviluppo, abbiamo mandato in sofferenza il pianeta.
Se c’è qualcuno che pensa che forse stiamo un po’ esagerando, basta un dato per frenare gli entusiasmi: secondo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 99% della popolazione mondiale respira aria inquinata. Un numero record, a dir poco, e che tocca prevalentemente i Paesi più ricchi, quindi quelli dove lo sviluppo è stato massiccio.
Le dimensioni della sostenibilità
Dobbiamo anche fare un passo indietro, ovvero: quando parliamo di sostenibilità, non ci riferiamo unicamente all’inquinamento ambientale. Bensì questa tematica tocca ulteriori punti “cari” a noi esseri umani, ovvero le dimensioni economiche e sociali. Non è un caso, infatti, se l’Agenda 2030 immagina un futuro non solo più pulito e green, ma anche più inclusivo ed equo.
A supporto della sostenibilità ambientale troviamo la tecnologia: tante sono le innovazioni che possono condurci a uno stile di vita più morigerato, ma soprattutto attento all’inquinamento, consentendoci di affrontare questa sfida globale. Allo stesso tempo, un ruolo di prim’ordine è svolto dalle politiche pubbliche e dagli accordi internazionali, perché non sono unicamente i cittadini che devono fare la loro parte.
Certo, è vero che ogni singola azione a favore della sostenibilità è già un passo in avanti per un futuro più pulito. Si parla di abitudini di vita più sostenibili, che toccano un po’ tutte le sfere, dalla mobilità fino a un controllo dei rifiuti, a uno scarso utilizzo di imballaggi in plastica o ancora la lotta allo spreco alimentare.
I piani d’azione, a partire dalle Comunità Energetiche
Dove deve iniziare la rivoluzione? Semplice: dalle grandi città, dove l’inquinamento, come abbiamo visto, è maggiormente concentrato. Ma cosa sono le CER, ovvero le comunità energetiche che abbiamo menzionato? Se è vero che il famoso “impatto 0” è praticamente impossibile da raggiungere (almeno oggi), è altrettanto assodato che rendere le città più sostenibili è una sfida non da poco. Ma comunque fattibile.
Tutto passa dallo sviluppo condiviso, per una politica green urbana che prevede un nuovo modello di economia. In tal senso si profila un aiuto dalle cosiddette comunità energetiche rinnovabili, fondamentali per la transizione ecologica, e che presentano innumerevoli vantaggi. Ovvero, rispondono alle esigenze delle dimensioni della sostenibilità: ambientali, economici e sociali.
Stiamo parlando di un concetto innovativo che vede gruppi di persone, aziende o ancora enti locali collaborare per generare e condividere l’energia rinnovabile. In questo modo tutto è equo, ogni aspetto è efficiente. Tutti possono usufruire dei comfort moderni inquinando molto di meno. Le CER sono state introdotte in Italia mediante il decreto Milleproroghe 162/2019.
Perché le Comunità Energetiche sono importanti
L’idea di produrre e condividere l’energia rinnovabile, e di poterla dunque distribuire, è piuttosto innovativa. E i vantaggi sono concreti e immediati, per le persone e per l’ambiente. La riduzione della dipendenza da fonti fossili sembra impossibile oggi, ma in realtà è del tutto fattibile, soprattutto da quando investiamo nelle energie rinnovabili. Basti pensare all’impianto fotovoltaico.
Ciò che si profila in futuro è un nuovo modo di vivere e va ben oltre la filosofia green. Perché la sostenibilità, al momento, è anche l’unico modo con cui il pianeta potrà continuare a esistere. Non ce n’è un altro: non c’è alcun pianeta B. Ed è questo il motivo per cui dovremmo iniziare a fare la differenza, qui e ora.