Come scegliere il pavimento per il bagno

Il bagno è una stanza che richiede particolare attenzione quando si parla di scelta dei rivestimenti, a partire dal pavimento. Il rischio, trascurando questo aspetto, è di avere a che fare con effetti antiestetici dovuti sia all’usura del tempo, sia a urti e altre evenienze.

Alla luce di ciò, è particolarmente importante concentrarsi sulla scelta della pavimentazione perfetta. Nelle prossime righe, elencheremo alcuni consigli utili al proposito, illustrando i pro e i contro delle varie alternative.

Gres porcellanato

Il gres porcellanato, da diverso tempo a questa parte, sta letteralmente impazzando tra chi, quando sceglie il pavimento, punta a conciliare risparmio e qualità.

Materiale composito realizzato a partire da diversi ingredienti, tra cui le ceramiche, è ideale per il bagno per diversi motivi. Innanzitutto va ricordato il costo contenuto, sicuramente non un aspetto legato al bagno in maniera specifica ma un’esigenza oggi trasversale.

Con il gres porcellanato, che costa 20 – 25 euro al metro quadro, la si può soddisfare e apprezzare quel risparmio che, oggi come oggi, ha il suo perché.

Resistente agli urti, permette, lato estetico, di spaziare tra numerosi spunti stilistici. Come si può vedere in rete – Ceramicheiannoni.com è un negozio di ceramiche online con un’ampia sezione dedicata ai pavimenti e numerose soluzioni per chi cerca il gres porcellanato – questo materiale mima l’effetto del parquet, ma anche quello della pietra.

Certo, al tatto non ci sono paragoni, ma il risparmio è impagabile, così come il tempo che non si deve dedicare alla manutenzione e alla pulizia (nel caso del gres, con acqua e panno neutro il gioco è fatto).

Cotto, la soluzione ideale per i bagni arredati in stile rustico

I pavimenti in cotto sono il non plus ultra dell’eleganza nei casi in cui si ha a che fare con un bagno arredato in stile rustico. Hanno il loro perché pure quando il mood vira più verso il moderno il minimalista.

In grado di conferire all’ambiente al primo sguardo una meravigliosa sensazione di calore e di benessere, hanno l’innegabile vantaggio di essere resistenti agli urti.

Attenzione: come in tutti i casi, anche in questo non mancano i punti problematici!

Quando si parla di pavimento in cotto in bagno, è bene ricordare il fatto di avere a che fare con un materiale poco resistente alle macchie. Essenziale è quindi fare molta attenzione a non rovesciare prodotti cosmetici e saponi.

Rispetto al gres porcellanato, inoltre, i costi medi sono molto più alti. Al metro quadro, si può parlare anche di 60 euro.

Parquet

Per troppo tempo, il parquet è stato considerato la soluzione peggiore per il pavimento del bagno.

La buona notizia? Oggi il punto di vista su questa pavimentazione è radicalmente cambiato. Si è infatti consapevoli del fatto che non è l’acqua in sé il pericolo, ma i ristagni idrici.

Ovviamente è opportuno scegliere con attenzione l’essenza. Ciò vuol dire, per esempio, evitare soluzioni come il rovere, un’essenza considerata troppo fragile per il contesto del bagno, e puntare, invece, su legni come il teak.

Ceramica

Concludiamo con un grande classico: la ceramica. Tra i suoi vantaggi rientra l’alto livello di resistenza all’usura e ai graffi (per dovere di precisione, è bene ricordare che influiscono molto aspetti come la porosità).

Resistenti al calore e sinonimo di altissimi livelli di igiene, le piastrelle in ceramica in bagno sono disponibili in tantissimi formati.

Ciò permette di spaziare notevolmente dal punto di vista stilistico.

Cosa dire, invece, dei contro? Tra i principali rientra senza dubbio la sensazione di freddo che si prova quando si cammina a piedi nudi sul pavimento realizzato in questo materiale, parte della storia e della quotidianità umana da tempo immemore.

Inoltre, i pavimenti in ceramica tendono a macchiarsi molto facilmente.

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