Cos’è il Tap: definizione, vantaggi e controversie

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Cos’è il Tap? E perché se ne sente tanto parlare? Questa annosa questione da un po’ di tempo a questa parte tiene banco sia nel mondo politico che quello ambientalista. Tuttavia non tutti conoscono alla perfezione cosa sia il Tap e tutto quello che ci gira intorno.
Noi cercheremo di fare il punto, definendo cos’è il tap, quali sono gli eventuali rischi che si incorrono e perché è contestato dalla maggior parte dei cittadini.

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Cos’è il Tap?

Tap è l’acronimo di Trans-Adriatic Pipeline, cioè Gasdotto TransAdriatico. Si tratta giustappunto di un gasdotto in costruzione che collega l’Europa e l’Azerbaigian, passando per Grecia e l’Albania. Il suo scopo? Portare gas proveniente dall’area del Mar Caspio in Italia e anche in Europa, come alternativa al rifornimento che il nostro Paese fa attualmente dalla Russia. La sua lunghezza è pari a 870 km di cui la maggior parte nei fondali dell’Adriatico. I restanti 8 km italiani, invece, passeranno dritti per il Salento, più precisamente al largo dalle spiagge di San Foca, località marina di Melendugno, in provincia di Lecce.

Cos’è il Tap? Pro e contro

Il Tap è diventato argomento di scontro tra politici e non poiché detiene vantaggi ma anche controversie.
Per quanto concerne i pro, il gasdotto fornirà di un ingente quantitativo di gas non solo l’Italia ma l’intera Europa. Gas sempre in aumento e di cui si ha estremo bisogno. Inoltre, partendo dal presupposto che attualmente il nostro unico fornitore è la Russia, ricevere gas da altre nazioni significa evitare rischi e conflittualità con il Paese in questione.

Ma veniamo ai contro. Il progetto Tap ha subito diverse contestazioni che hanno generato il cosiddetto Movimento No Tap, presentato nel 2012 proprio a Melendugno. Gli attivisti contestano il gasdotto come opera inutile e soprattutto deleteria per l’ambiente ed il turismo del Salento. Nel primo caso perché vi rende necessario l’espianto di oltre 10.000 ulivi e nel secondo poiché l’opera allontana il crescendo di turisti che negli ultimi anni occupano la regione. Il motivo? Il gasdotto entrerà in Italia ad una distanza di soli 700 metri dal litorale e sarà profondo nel mare solo 25 metri, producendo una sorta di inquinamento marino. Un dato che può scoraggiare la voglia dei turisti di far villeggiatura a San Foca.

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Tap: si farà o no?

Come vedete, la situazione è abbastanza complessa ed è alquanto difficile dare una risposta. È indubbio che la questione è altamente internazionale e smuove politici e gente comune. In mezzo ci sono interessi enormi derivanti in particolar modo dal mercato del gas. Il Movimento 5 Stelle, che nelle scorse campagne elettorali si è mostrato aspramente contro alla questione Tap, ha fatto intendere che esistono penali di oltre 20 miliardi di euro da pagare, nel caso in cui il progetto andasse a monte. Per questo, l’attuale Governo Conte ha deciso di procedere con la costruzione.
Ma il Movimento No Tap non ci sta, e si prepara a nuove manifestazioni nel territorio salentino.

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