Casa ecologica: come crearla

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Viviamo in un mondo in cui diventa sempre più importante proteggere l’ambiente. Quest’ultimo risente, infatti, dell’inquinamento che l’uomo ha prodotto nel corso del tempo. Rendere la nostra casa ecologica, in questo senso, diventa un vero e proprio dovere. Il mercato ci aiuta, inoltre, offrendoci diverse possibilità a prezzi piuttosto accessibili. Vivere in un ambiente sano è, infatti, interesse di tutti e necessita dell’impegno concreto e quotidiano di ogni persona che popola questa terra. Ad ogni modo, per poter intraprendere un processo di ristrutturazione in chiave bioedile, sarà necessario partire da alcuni concetti basilari, tra cui: isolamento termico, riscaldamento, pannelli solari, impianto elettrico, generatori fotovoltaici, elettrosmog, tinteggiatura e parquet. Partiamo dal primo aspetto: l’isolamento termico.

Le pareti esterne delle nostre abitazioni sono molto vulnerabili alla trasmittanza termica, ovvero disperdono molto facilmente il calore interno in inverno e consentono il surriscaldamento degli ambienti d’estate. La soluzione più ecologica ed economica sono, sicuramente, i pannelli isolanti ecologici. Tra di essi, i migliori sono quelli realizzati in fibra di legno, sughero, fibra di cocco o legno magnesite.

Si tratta di materiali provenienti, in gran parte, da scarti di lavorazione industriale e che, dunque, presentano costi estremamente competitivi rispetto a prodotti analoghi non ecologici. Passiamo, quindi, ad un secondo aspetto estremamente importante: il riscaldamento. Gli impianti di riscaldamento generalmente utilizzati, quali termosifoni e condizionatori, creano consistenti movimenti d’aria in grado di sollevare un consistente turbinio di polveri e micro-organismi in grado di creare allergie e disturbi respiratori. In questo senso, potrebbe risultare utile chiedere consiglio ad un idraulico provincia Torino, il quale confermerà sicuramente come ad essere preferibili siano gli impianti a pavimento.

Questi ultimi non creano, infatti, sbalzi di temperatura o moti convettivi e utilizzano acqua a temperatura inferiore rispetto ai termosifoni normalmente utilizzati consentendo, così, di risparmiare annualmente un 20 – 25% sui costi relativi alla gestione. Si tratta di un sistema di serpentine da installare sotto il pavimento ancorate ad un tappeto termoisolante, il tutto ricoperto da una soletta in cemento ed un normale pavimento. Un altro interessante sistema di riscaldamento è, poi, quello a battiscopa. Quest’ultimo viene montato lungo le pareti esterne e sostituisce il battiscopa tradizionale.

Altri accorgimenti

Un altro elemento da poter prendere in considerazione sono, poi, sicuramente i pannelli solari. All’interno di una casa ecologica, la maggior parte della produzione di acqua calda è affidata al collettore solare. Nonostante quest’ultimo imponga un costo iniziale consistente, il collettore, sia in inverno che in estate, contribuisce a scaldare l’acqua per almeno il 55%, riscaldando anche gli ambienti per il 10%. In questo modo, sarà possibile risparmiare fino a 500 euro ogni anno sulla bolletta del metano. Passiamo, così, all’impianto elettrico. Qualsiasi tipologia di dispositivo a corrente genera campi elettromagnetici che potrebbero creare spossatezza e cefalee.

Sarà, quindi, necessario adeguare gli impianti creando, così, zone protette per non essere continuamente esposti all’elettrosmog casalingo. Per tale motivo, sarà consigliabile installare, almeno all’interno di ogni camera da letto, un disgiuntore di corrente tramite il quale interrompere il flusso di corrente elettrica nel momento in cui nella stanza non ne venga fatto uso abbassando, durante le ore notturne, la potenza energetica fornita all’abitazione. I fili elettrici presenti all’interno della casa dovranno essere sostituiti tramite cavi schermati, che impediscano l’irradiazione delle onde elettromagnetiche. Per quanto riguarda, infine, i costi dell’intervento, questi ultimi corrisponderanno, al massimo, al 20% in più rispetto ad una tradizionale ristrutturazione.

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