Come ridurre i consumi degli elettrodomestici: 5 consigli praticissimi

ridurre consumi elettrodomestici

Ridurre i consumi dei propri elettrodomestici non è così complicato. Bastano pochi semplici comportamenti da sviluppare durante la propria quotidianità per ottimizzare l’utilizzo dell’energia in casa e arrivare a risparmiare anche cifre importanti. Non ci credete? Scommettiamo che gran parte delle cattive abitudini che presenteremo nella guida sono anche vostre? Ecco 5 praticissimi consigli per diminuire gli sprechi nella gestione degli elettrodomestici.

1. Spegnere lo stand-by

Credete che un dispositivo in stand-by non consumi o che i suoi consumi siano irrilevante? Non esattamente. Immaginate lo stand-by attivo di tutti gli apparecchi casalinghi contemporaneamente, giorno dopo giorno. Si stima che spegnendo del tutto tv, radio, computer e qualunque altro strumento elettronico permetta un risparmio medio di circa 2.700 kWh annui che, tradotto in moneta, significano circa 45 euro l’anno di totale spreco.

2. Occhio alla classe energetica

Un consiglio mai fuori moda è quello di prestare massima attenzione alla classe energetica dell’elettrodomestico in fase di acquisto. Ogni dispositivo, per chi non lo sapesse, riporta sulla scatola le indicazioni relative alla propria classe di energia su una scala che va da A+++ (migliore efficienza) fino a G (peggiore efficienza). I dispositivi di classe energetica migliore presentano, solitamente, costi di mercato più alti. Un approccio poco lungimirante non può che persuadere ad acquistare strumentazioni con un’efficienza energetica inferiore: non ne vale la pena. I pochi euro in più del device vengono abbondantemente ripagati nel corso degli anni sulla bolletta, soprattutto se si tratta di elettrodomestici destinati a durare per molti anni.

3. Paga quello che consumi

Ciò che paghiamo in bolletta dipende in buona parte dalla potenza elettrica di cui possiamo disporre. Altroconsumo ha stimato che ogni 1,15 Kw di potenza fornita genera un aumento annuale in bolletta di circa 50 euro. Avete mai avuto problemi con il contatore? L’energia fornita si è sempre dimostrata più che sufficiente per il vostro fabbisogno? Allora, forse, potrebbe esservi molto utile effettuare un audit energetico e capire quanto e come consumate. Poi potrete pensare di ridiscutere le condizioni con il vostro fornitore e studiare un piano energetico più conforme alle vostre reali necessità.

4. Conoscere le proprie abitudini

Sapevate che è possibile scegliere tra tariffa monoraria e bioraria? La prima prevede una tariffazione uniforme ad ogni ora e giorno della settimana. La seconda, invece, prevede tre fasce di costo a seconda degli orari e dei giorni in cui consumate. Se svolgete un lavoro routinario che vi porta ad essere fuori casa (e quindi a non consumare energia) dal lunedì al venerdì, sicuramente la tariffa bioraria è la soluzione che fa per voi.

5. Gestire ogni elettrodomestico

Per abbattere gli sprechi, ogni elettrodomestico deve essere gestito nel modo più opportuno per massimizzare l’utilizzo e abbattere ogni spreco. Il modo in cui utilizzate lavatrice, lavastoviglie, forno, climatizzatore e frigorifero ha un impatto enorme sulla bolletta. Potete approfondire meglio la questione grazie a questa guida su come gestire ogni elettrodomestico.

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