Rinnovabili, nel 2018 si interrompe la crescita: ansia nel settore

rinnovabili 2018

Secondo il nuovo Report della International Energy Agency (IEA), nel 2018 la quantità di nuova potenza in termini di energie rinnovabili ha subito un preoccupante arresto. La stessa agenzia ha definito il dato “profondamente preoccupante”, concorrendo a diffondere una certa ansia nel settore green

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Energia: investimenti per 1.850 miliardi

Come evidenziato dall’ultimo rapporto IEA, in tutto il 2018 sono stati effettuati nel mondo investimenti per 1.850 miliardi di dollari. Il segmento dell’elettrico si è confermato il più attivo, assorbendo da solo 771 miliardi di dollari. La Cina è il mercato più ricco e, nell’ultimo anno, ha raggiunto i 381 miliardi di dollari di indotto economico, 30 in più degli Stati Uniti. Ciò che preoccupa, però, è l’andamento del mercato rinnovabile: la Repubblica Popolare ha mantenuto stabili i propri investimenti in risorse green, mentre gli States hanno addirittura diminuito i propri sforzi, in favore di un anacronistico ritorno al fossile (+29% rispetto al 2016); appena 2 miliardi sono stati destinati a investimenti nel rinnovabile.

Rinnovabili: nel 2018 si blocca la crescita

Il 2018 sarà ricordato come un anno di involuzione per gli operatori della filiera rinnovabile: per la prima volta in quasi vent’anni, infatti, a livello globale non è stato registrato un aumento della potenza energetica prodotta tramite rinnovabili. i 180 GW di incremento raggiunti a fine anno si attestano, infatti, in conformità con i dati del 2017: era dal 2001 che il mercato verde non registrava alcun aumento del proprio potenziale.

Vacillano l’Accordo di Parigi

Spieghiamo meglio: le energie rinnovabili sono cresciute, ma non abbastanza. Secondo l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, infatti, l’apporto rinnovabile dovrebbe aumentare in media di 300 GW all’anno fino al 2030; l’anno appena concluso, invece, evidenzia come la crescita abbia perso spinta, allontanandosi dagli standard tracciati a livello globale. A parziale dimostrazione del fallimento, vi è il nuovo aumento dell’1,7% di emissioni di CO2 legate alla produzione energetica

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”Governi devono agire rapidamente”

Fatih Birol, direttore esecutivo IEA, ha così commentato: “Il mondo non può permettersi di arrestare l’espansione delle rinnovabili e i governi devono agire rapidamente per correggere questa situazione e consentire un flusso più veloce di nuovi progetti. Grazie al rapido declino dei costi – ha aggiunto – la competitività delle energie rinnovabili non è più strettamente legata agli incentivi finanziari, ma servono principalmente politiche stabili supportate da una visione a lungo termine, ma anche un focus sull’integrazione delle energie rinnovabili nei sistemi energetici in un rapporto costi-benefici e modo ottimale.

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