Sanificazione Covid 19, cosa c’è da sapere

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Stiamo vivendo, senza ombra di dubbio, un momento molto complicato dal punto di vista sanitario. Un’emergenza che dura oltre un anno per colpa della pandemia da Coronavirus, che ha portato le autorità sanitarie in più di un’occasione a intervenire per apportare delle modifiche e adattare i vari protocolli di intervento, così come quelli di prevenzione da rischio Covid all’interno delle strutture sanitarie, ma anche più in generale in tutti gli uffici, le aziende e quant’altro.

L’emergenza sanitaria e la necessità di affidarsi solo a ditte di pulizia efficienti

Dal momento in cui l’emergenza sanitaria ha fatto capolino nelle nostre vite, è chiaro che si sente sempre più spesso parlare di sanificazione. Proviamo a capire in cosa consista questo termine e quali siano le principali differenze che diversificano tale termine dalle altre attività di semplice disinfezione.

Gestire nel migliore dei modi l’operazione di sanificazione non è affatto semplice. Anzi, la cosa migliore da fare è quello di affidarsi, soprattutto per chi deve provvedere all’organizzazione di uno spazio commerciale o aziendale, a un’azienda che possa vantare un alto livello di affidabilità sotto questo punto di vista. Rapidaservizi.com è certamente una delle migliori imprese di pulizie a Roma che offrono questo tipo di servizi. Infatti, opera nel campo delle pulizie da più di vent’anni, garantendo un servizio estremamente efficiente e di qualità, contro a dei prezzi estremamente convenienti.

Sanificazione e disinfezione

Prima di comprendere come fare per provvedere alla sanificazione ideale di un certo ambiente, la cosa migliore da fare è quella di comprendere l’elenco delle più importanti differenze tra l’attività di sanificazione e quella di disinfezione.

Nel momento in cui si fa riferimento alla disinfezione, di solito si parla di una procedura che prevede l’impiego di prodotti disinfettanti di diversa tipologia, ma che in ogni caso ha come obiettivo primario quello di diminuire il carico microbiologico che si trova su una certa superficie.

Quando si parla di sanificazione, invece, si fa riferimento a una procedura tecnica, in cui l’obiettivo diventa fondamentale. Ovvero, rimuovere qualsiasi tipo di batterio e ogni altra tipologia di agente contaminante. Questa attività, che allo stesso modo della sanificazione, deve essere portata a termine subito dopo la pulizia che serve per eliminare tutto lo sporco che si crea sui vari mobili e macchinari.

In relazione alla sanificazione degli ambienti interni, ci sono alcune raccomandazioni che sono state diffuse da parte del Ministero della Salute e che valgono come delle vere e proprie linee guida. Nello specifico, una delle raccomandazioni principali è legato al fatto di utilizzare l’ipoclorito di sodio, che deve essere diluito quantomeno allo 0,1%.

In riferimento all’operazione di sanificazione di tutti quegli ambienti che sono caratterizzati da un elevato passaggio e movimento di persone, è abbastanza risaputo come spesso il dubbio riguarda la superficie su cui bisogna focalizzarsi maggiormente nella procedura di sanificazione. Ebbene, anche in questo caso, non manca chiarezza da parte degli esperti. La sanificazione deve riguardare prima di tutto le superfici che vengono toccate maggiormente rispetto alle altre, come ad esempio nel caso delle maniglie, poi con i tavoli dei ristoranti, oppure i servizi igienici, senza dimenticare i tavolini dei bar.

Qualora un ufficio, ad esempio, rimanga chiuso per diversi giorni, non serve effettuare la sanificazione. Infatti, le linee guida portano a rispondere negativamente rispetto a tale esigenza, visto che le ricerche che sono state portate a termine fino a questo momento non hanno messo in evidenza una potenzialità del Coronavirus di riuscire a sopravvivere sulle superfici oltre sette/dieci giorni. In riferimento agli ambienti esterni, siccome c’è una sostanziale discordanza nei pareri scientifici, si raccomanda semplicemente di provvedere a lavare il manto stradale usando acqua e detergente. 

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