Come trattare la perdita di pelo nei cani?

Entro certi limiti, il diradamento del manto del cane è fisiologico. Succede ai cambi di stagione (primavera e autunno), quando la quantità di peli in giro per casa aumenta visibilmente e porta a operazioni di pulizia degli ambienti più frequenti e scrupolose. Ma cosa fare nel momento in cui l’evento non è imputabile alla muta? Di seguito, alcuni consigli utili per contrastare la perdita del pelo.

Diradamento del manto, un problema da non sottovalutare

Indagare sull’origine di tale condizione, nota anche come alopecia del cane, è il primo passo per un trattamento efficace. Genetica a parte (alcune razze hanno una maggiore tendenza a sviluppare il problema), le cause scatenanti possono essere di vario tipo.

Una è la scarsa esposizione alla luce naturale. Unitamente al contatto prolungato con caloriferi e aria condizionata, un ambiente poco luminoso e una vita al chiuso possono comportare una perdita di peli diffusa durante tutto l’anno, con differenze minime tra i periodi di muta e tutti gli altri.

Anche l’alimentazione influisce sul diradamento. La scelta del cibo per cani deve ricadere su prodotti di ottima qualità, sicuri e adatti alla taglia degli animali. Se l’effetto del cambio della dieta è uno sfoltimento del manto, allora potrebbe essere in corso una reazione allergica.

Da non dimenticare il ruolo di stress, eventuali patologie endocrine e parassitosi, specialmente quelle da acari come la rogna rossa (o demodicosi canina). Meno comuni (ma non infrequenti) sono le tigne, ossia le infezioni da funghi. Entrambe provocano una perdita di peli a chiazze circolari.

Trattamenti e rimedi per la perdita di pelo nei cani

Una volta individuato il problema, occorre rivolgersi tempestivamente al veterinario e attenersi alle sue disposizioni. Solo lui può trovare rimedi efficaci, proporre esami mirati (come biopsie o raschiati cutanei) e accorgimenti da adottare per contrastare lo sfoltimento. Nel frattempo, si può provvedere all’abbattimento dei rischi, parallelamente alla cura della patologia scatenante.

Da una scelta intelligente del cibo per cani possono dipendere l’uniformità, la lucentezza e la foltezza del mantello. Alimenti privi di sostanze allergizzanti e ricchi di vitamina A, B e C mettono al riparo dal rischio di perdita di peli e opacità dovute a carenze nutrizionali.

Un’altra misura vincente è la vita all’aria aperta: lunghe passeggiate in ampie aree verdi sono un toccasana per gli amici a 4 zampe. Lo stesso dicasi per la riduzione dei fattori di stress, come la solitudine prolungata, il cambio di casa, l’arrivo di un bambino o di un altro animale.

Attenzione anche agli abiti per cani poiché un loro impiego improprio può alterare il naturale ricambio del manto. Indipendente dall’uso o meno di tutine e prodotti affini, sarebbe bene rimuovere i peli tutti i giorni, con il passaggio di una spazzola metallica una volta a settimana.

Da non trascurare la pulizia, a cui provvedere mensilmente con prodotti delicati a pH neutro. L’utilizzo di un collare, invece, è di vitale importanza quando lo sfoltimento del manto è associato a prurito. Più il cane si gratta, infatti, più la ferita diventa profonda e difficile da curare.

Nell’effettuare qualsiasi manovra è opportuno lavare spesso le mani e far seguire accurate norme igieniche ai propri familiari.

Tale raccomandazione vale soprattutto per bambini, anziani e persone con deficit al sistema immunitario, onde evitare infestazioni ed eventuali ricadute.

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