Stazione a idrogeno: entro il 2022 verrà realizzata a Roma

stazione a idrogeno

Roma apre all’idrogeno. Entro il 2022, infatti, sarà realizzata nella città capitolina, una stazione a idrogeno di rifornimento, destinata al trasporto pubblico, grazie alla collaborazione tra ENEA e il Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo sostenibile (CIRPS). Roma diventerà così la seconda città d’Italia ad avere un punto di produzione di idrogeno, dopo Bolzano.

Roma città sostenibile

È in programma a Roma, la realizzazione di una stazione di rifornimento a idrogeno, entro il 2022. Una vera novità per la Capitale. Il progetto, finanziato dall’Unione Europea, vede la collaborazione di due enti molto importanti: ENEA ( Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e il CIRPS, insieme ad ATAC e Regione Lazio.

LEGGI ANCHE: Mobilità sostenibile in Italia: meglio il Nord, male il Sud

Una collaborazione tra città

Il progetto coinvolgerà altre 5 città europee: Aalborg in Danimarca, Londra nel Regno Unito, Rotterdam in Olanda, Versailles e Pau in Francia. Il punto di ricarica a idrogeno verrà realizzato nell’incrocio tra il Grande Raccordo Anulare e l’autostrada Roma-Fiumicino, presso la stazione di servizio Magliana Nord- ENI. Lo scopo è realizzare nella città capitolina una mobilità totalmente sostenibile, per incrementare sempre di più la diffusione di auto ad alimentazione idrogena, mirando, in questo modo, a ridurre progressivamente l’emissione di CO2, da sempre gravemente dannosa per il nostro pianeta.

Come funzionerà la stazione a idrogeno?

La stazione dovrà produrre autonomamente grandi quantità di idrogeno attraverso l’uso di acqua demineralizzata e di un elettrolizzatore. Successivamente l’idrogeno verrà inserito in un container e verrà utilizzato sia per l’alimentazione elettrica della città che per la produzione di energia fotovoltaica. Ogni ente che partecipa alla realizzazione del progetto ha un compito ben preciso da eseguire: il CIRPS vaglierà nuovi sistemi di produzione; ENEA dovrà correggere i vari sistemi di produzione dell’idrogeno, calibrandone la quantità da produrre; mentre l’ATAC dovrà acquistare i mezzi che verranno alimentati ad idrogeno. Al momento, l’idrogeno ha un costo di €9,50 al kg, ma l’obiettivo è di abbassare il prezzo fino ad arrivare a €5. Per Giulia Monteleone di ENEA non è impossibile: «Serve un’infrastruttura per la mobilità sostenibile diffusa a livello europeo e nazionale, come quella a idrogeno su cui l’Italia ha varato un piano strategico al 2050», ma per far ciò è necessaria la collaborazione di tutti.

Lascia un commento