Risparmio domestico: rigenerare il toner della propria stampante laser

rigenerare toner per stampante

Il toner della tua stampante laser è giunto a esaurimento? Prima di provvedere alla sua sostituzione prova a prenderti qualche minuto per pensare alle alternative. I toner per stampanti commercializzati attraverso i canali ufficiali dei produttori di settore presentano degli alti costi di acquisto.

Con i dispositivi a getto d’inchiostro è possibile acquistare cartucce compatibili Canon, Epson, Samsung, ecc. a prezzi di mercato convenienti e in grado di offrire ottime prestazioni. Sul web, inoltre, esistono molti e-commerce come inchiostri.it dove è possibile acquistare soluzioni low cost a prezzi di mercato più che convenienti.

Con i toner, però, utilizzare le versioni non originali risulta assolutamente sconsigliabile poiché si tratta di prodotti potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo e a forte impatto ambientale, di provenienza asiatica e privi delle necessarie garanzie di qualità.

Per fortuna, esiste un modo abbastanza semplice per limitare al massimo la spesa di ricarica, assicurandosi comunque ottime prestazioni, ovvero la rigenerazione fai-da-te.

Cos’è la rigenerazione fai-da-te

Acquistando l’inchiostro adatto al proprio dispositivo di stampa è possibile ricaricare il serbatoio in totale autonomia, spendendo cifre considerevolmente inferiori, basta solo prendersi il fastidio di comprendere il processo ed eseguirlo correttamente. In pratica, si tratta di un rifornimento del toner, eseguito in pochi minuti e senza la necessità di possedere competenze specifiche.

Come effettuare la ricarica

Va specificato che ogni modello di stampante segue un percorso proprio e, per tale ragione, prima di operare praticamente è bene reperire informazioni specifiche e verificare che non sia richiesta alcuna operazione particolare. Il processo di rigenerazione standard consiste nell’apertura del tappo in plastica, presente di norma sul lato della cartuccia, e nello svuotamento dell’inchiostro residuo: si consiglia di lasciar cadere l’inchiostro su dei fogli di carta e di non svuotarlo nel lavandino, per questioni di rispetto per l’ambiente e di salvaguardia dell’integrità delle tubature. Svuotato il serbatoio, si procede a inserire l’inchiostro nuovo, facilmente reperibile sul mercato del web a prezzi vantaggiosi. Terminata l’operazione (e facendo attenzione ad aver selezionato il colore giusto), basta chiudere il tappo, riporre al proprio posto il toner ed eseguire una stampa di prova.

In alcuni casi, il tappo è protetto da una placca in plastica, la quale deve essere rimossa attraverso un cacciavite; per il resto, la procedura resta la medesima, basta avvitare nuovamente la placca assicurando che non ci siano perdite che potrebbero danneggiare gli ingranaggi interni.

Un po’ più complicato è il discorso nel caso in cui il tappo sia assente; in tal caso, occorre applicare un foro in corrispondenza con il serbatoio (in questo caso è meglio informarsi prima adeguatamente), quindi eseguire l’operazione di rigenerazione e chiudere il foro, verificando che la struttura del toner sia rimasta integra.

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