Cosa sono i terremoti e soprattutto come si verificano? Ci si pone molto spesso questa domanda, in particolar modo quando avvengono eventi di questo tipo che ci coinvolgono direttamente. Ebbene, partiamo dal presupposto che un terremoto, tra i vari disastri ambientali, è un evento del tutto naturale e per questo imprevedibile. È dannoso esattamente come l’inquinamento e pericoloso come l’effetto serra poiché spesso distruttivo e difficile da prevenire.
Ma cosa sono i terremoti nello specifico? Scopriamolo.

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Cosa sono i terremoti?

Il terremoto è un rapido movimento della superficie terrestre causato dall’assestamento solitamente di due blocchi della crosta chiamate placche tettoniche. Da un punto di vista tecnico, il terremoto avviene a causa delle zolle della crosta terrestre che, sottoposte a sforzo per via dei moti interni della Terra, si deformano elasticamente, accumulano energia e ne determinano la frattura, che corrisponde alla cosiddetta faglia.
In questo frangente, lo spostamento dei due blocchi generati dalla frattura, provocherà delle vibrazioni che porteranno a sviluppare le più comunemente dette onde sismiche.

Da cosa è composto il terremoto?

Il terremoto è composto da:

• Ipocentro: è il punto del sottosuolo dove avviene la rottura della roccia e quindi il rilascio dell’energia;
• Epicentro: è il punto della superficie corrispondente al punto del sottosuolo di frattura. Solitamente è la zona più colpita dall’evento sismico.

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Cosa sono i terremoti: come si misurano

I terremoti si misurano prendendo in considerazione due scale sismiche:

• Scala Richter: si misura la magnitudo, cioè la quantità di energia sprigionata dalle onde sismiche nell’ipocentro. La scala Richter va da una magnitudo 0 fino ad un massimo di 13, la più devastante;
• Scala Mercalli: valuta l’intensità di un terremoto basandosi sugli effetti distruttivi generati sul territorio, sulle cose e sulle persone. Non ha uno strumento di misurazione e passa da un valore I per gli eventi impercettibili fino a XXI per quelli apocalittici.